domenica 23 febbraio 2014
(La fastidiosa insistenza dei poeti)
Ho ancora tante porte d'aprire
tante lune da sfiorare, inarcate
vuote, piene, rosse, levigate
da chi sa quale sole, ancora
tante notti da esplorare
prima di sapere dove sta
il nostro giusto dove
lo scopriremo in un'alba
o forse seduti a scrutare
l'orizzonte di un prossimo
tramonto, sulla linea
del mare delle fragilità
di noi seduti nel fondo
del fondo di ogni lista
e su quella nostra luna
l'obliquo mare di ogni
impossibile tranquillità
e so che tu lo sai
sbagliare sempre
arrendersi mai.
(giuspin)
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