venerdì 17 maggio 2013

Allora ci siamo, la giornata della lentezza è giunta, con i suoi tempi. Appuntamento, quindi, domani
alle ore 20.00 per chi volesse cenare e alle 21.00 circa per tutti gli altri.
Ci raccomandiamo di usufruire dei piatti predisposti proprio in funzione dell’orario di inizio dello spettacolo.
(questo per avere la possibilità di mangiarli lentamente arrivando puntuali all’inizio  della serata!!)
La lentezza a cui dedichiamo questa giornata non è passività o mancanza di agire, visto che questa passività e questa mancanza di agire
sono molto più presenti in tutti colori i quali hanno fatto propri i modelli di velocità veicolati dal pensiero unico vigente.
Questo mondo TAV (Tutto Alta Velocità), autoritario, è quel mondo che rifiutiamo, anche per riappropriarci dei nostri tempi interiori.
La giornata della lentezza serve anche a questo, a ristabilire i tempi, a riflettere sul come si possa vivere e gestire la propria vita
senza cadere nei meccanismi che ci portano a correre sempre e ovunque, e non solo nei momenti in cui necessità, ma anche
nei momenti in cui siamo padroni del nostro tempo. Da cui finisce che non siamo mai padroni del nostro tempo.
Dobbiamo costringere il mondo a rallentare, partendo anche da “LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI”, perché no.
Un patto sociale fondato sulla lentezza, e un parametro di funzionalità della società puntato su di un FIL (felicità interna lorda)
e non su un PIL che sa così tanto di escrementizio. Ma sono andato oltre, appuntamento sabato per questa giornata della LENTEZZA.
Non perdiamoci di vista
Giuseppe Spinillo

martedì 14 maggio 2013

18 MAGGIO 2013 GIORNATA DELLA LENTEZZA

Ci sarà inoltre un intermezzo musicale di Luca Miti, 
con musiche di Josquin Despres e La Monte Young

 “ LABORATORIO SOCIALE AUTOGESTITO 100CELLE” - Viale della Primavera 319/b – Rm
La giornata della lentezza avrebbe dovuto aver luogo il 13 maggio, ma abbiamo esibito particolari doti di lentezza e l’abbiamo posticipata al 18 maggio. Il laboratorio sociale che la ospita molti di voi lo conoscono anche come ex casale falchetti, ed è un presidio gastronomico (esistendo in loco un’apprezzata biosteria) ma soprattutto di iniziative culturali e politiche, che svolte in periferia incontrano il percorso che da anni stiamo seguendo. Cultura e periferia si devono incontrare e noi non smetteremo di spenderci in questo lavoro.  NON PERDIAMOCI DI VISTA - GIUSEPPE SPINILLO

SABATO 18 Maggio ore 21,00
GIORNATA DELLA LENTEZZA ”
Conducono la serata Simona Verrusio e Giuseppe Spinillo  - Interventi di Paolo Nanna er Pesce , Rosso Malpelo, Tiziana Camerani, Andrea D’Urso, Luca Miti, Enrico Franchi, Rosalba Leccese, Franco Cucugliato.  Leggeranno un loro testo Marina Carbone, Norma Coccia, Fabio Feliziani,  Simonetta Ramacciani.

Dalle 20 alle 21 in Biosteria Menù spettacolo a € 12 - Ingresso: sottoscrizione 5 €

(Contro le apparenze)

Sceglilo tu il tuo modo di essere nuda
di scalfire la vita con la vera natura.
Sceglilo tu il tuo modo di essere donna
di inventare l’intima essenza.
Scioglilo tu il tuo modo di essere viva
di scalare i gradini dell’apparenza.
Oggi prendo il treno per nessun posto
mi serve solo a viaggiare come non ci fosse
alcun ritorno a contraltare del mio partire.
La tua spalla, il tuo collo, quell’intreccio
di arti e nature che siamo, se solo
si apre la porta del buio, di quell’anfratto
nascosto dove sveliamo la pelle celata
sotto l’ultimo strato di cielo e di cera
sotto la non vera appartenenza
a quel mondo che non siamo
e neppure vogliamo.

(giuseppe spinillo)

(dettagli e ventagli)


Un giorno nuovo, mi ci arrampico dentro
gradinata straniera in cui mi riconosco solo
se sconfiggo la mente, solo se uccido il pensiero.
E tolgo allora le tende e metto in mare un veliero.
La flottiglia rebelde ha il suo gusto salpare, partire,
cambiare sfondo e colore, sfumatura d’umore.
Tu che ricordi da sempre i dettagli, mentre io
trattengo i ventagli con cui inventiamo il vento
scriviamo assieme il nostro prossimo momento.
Ché solo tu mi puoi  scorgere ancora
a quella fermata dell’ultimo notturno
dove da tempo non passa più nessuno.

(giuseppe spinillo)

domenica 5 maggio 2013


Faccio cose, giro, vedo gente
scrivo cose, le leggo, a chi mi sente

guardo cose, le vivo, ci credo poco o niente
apro porte, le chiudo, sbaglio spesso continente
poi mi concentro sull'attimo attuale, altrimenti 
mi sfugge dalle mani anche il presente.


***


Ho un leggio su cui posare il mondo
vieni qui, siediti accanto, riprendi
intero, il battito leggero delle tue paure.


(giuseppe spinillo)

venerdì 3 maggio 2013

(Invito alla vita)

Vediamoci in fondo al fondo dell'ultimo gradino
quello sotto le scale del cielo, a un passo dal ballatoio
dove i versi cercano la poesia in cui esser se stessi.
Siamo noi quei verbi e la poesia esiste, e sta
nel punto esatto dove il primo gradino s'alza
e apre le porte al volo. Ecco, se state attenti a quel suono.
Ma cosa fate, non viene dalla televisione.
Neppure dal cellulare. No, non vi collegate  su internet,
niente facebook, uscite da ogni contatto
con tecnologie presenti e future, quel suono esiste
da sempre in piena libertà, e siamo noi il nuovo passo,
l'ipotesi estrema, l'intima necessità.

(giuseppe spinillo)