martedì 14 maggio 2013

(dettagli e ventagli)


Un giorno nuovo, mi ci arrampico dentro
gradinata straniera in cui mi riconosco solo
se sconfiggo la mente, solo se uccido il pensiero.
E tolgo allora le tende e metto in mare un veliero.
La flottiglia rebelde ha il suo gusto salpare, partire,
cambiare sfondo e colore, sfumatura d’umore.
Tu che ricordi da sempre i dettagli, mentre io
trattengo i ventagli con cui inventiamo il vento
scriviamo assieme il nostro prossimo momento.
Ché solo tu mi puoi  scorgere ancora
a quella fermata dell’ultimo notturno
dove da tempo non passa più nessuno.

(giuseppe spinillo)

Nessun commento:

Posta un commento