martedì 8 ottobre 2013
(Quel ragionevole torpore)
Mi addormento piano questa sera
se faccio rumore ti potrei svegliare
ma se ti svegli affrettati a dormire
ché certe notti sono fatte per sognare.
Compagna libertà nuotami dentro
e tu leggera brezza non andare
fragile impertinenza resta attenta
e quello che io so non lo scordare.
Mi tengo sul sentiero che conosco
ché mi manca il coraggio di sbagliare
ma quando dormo sento il giusto vento
e apro le mie vele al veleggiare.
E mi sveglio più piano stamattina
con le gocce di brina sul palato
e sulla pelle tutto il non vissuto.
E tu, donna utopia, mi rasenti in tutto
e le strade che sai mi fanno male
è molto più facile restare
sulle rassicuranti linee del banale
e non vedere quello che qui accanto
é fonte di solitudine e dolore.
É certo più ordinato il nostro mondo
fatto d’un ragionevole torpore.
(giuseppe spinillo)
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