lunedì 22 aprile 2013

I fiumi che vanno al mare, arrivano
disuguali al come sono partiti
ma arrivano tutti al mare, più o meno vivi
più o meno soddisfatti, disfatti
a volte rifatti, attratti dallo stesso mare.
Ma la lingua schiocca, sciocca, rintocca
mi resta in bocca un gusto d’albicocca
pesca dolce, succo di mimose.
Le rose tatuate sul braccio della passione
arancio e limone, spremimi addosso
la notte e tutto il resto, che non ti dico
ma tu saprai intuire, fatti lambire da
ciò che sei, dea, maga e regina, fata
dei boschi, sei ciò che sei e ciò che
non conosci, rosa dei venti, soffi da
tutti i lati, sul quadrante dei sensi, pensi
senza pensare, aria di mare pronta
a salpare, restia a prendere il largo,
tavolozza sperimentale d'ogni colore
ricordati solo di non perdere quel tuo
sapore fiorisci fiore tra luna e sole
ché il vero gusto è quello di restare
dolci in un mondo pieno di sale.

(giuseppe spinillo)

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